Linea Vita

Dal 31 gennaio 2015 diventa obbligatorio l’installazione di linea vita sulle coperture.
In tutte le situazioni e per tutte le operazioni che devono essere fatte in bilico, o in quota, sono necessari dei sistemi antinfortunio e dei sistemi anticaduta che permettono di svolgere qualsiasi opera in sicurezza: questi sistemi sono chiamati Linea Vita.

Decreto Linee vita

Con il Decreto Legislativo 115/08 è stato disciplinato l’obbligo di linee vita sul tetto.
L’articolo 111 comma 1 di questo decreto specifica che è il datore di lavoro il primo a dover utilizzare tali attrezzature, nel caso di lavori in quota.

Il comma recita:

Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche adeguate a partire da un luogo adatto allo scopo, sceglie le attrezzature di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure, in conformità ai seguenti criteri:
a) priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale;
b) dimensioni delle attrezzature di lavoro confacenti alla natura dei lavori da eseguire, alle sollecitazioni prevedibili e ad una circolazione priva di rischi.

All’articolo 115 (comma 1,2,3 e 4) il decreto specifica ed approfondisce la tematica della sicurezza sul lavoro, offrendo un elenco delle misure di protezione:

Sistemi di protezione contro le cadute dall’alto
1) Nei lavori in quota qualora non siano state attuate misure di protezione collettiva come previsto all’articolo 111, comma uno, lettera a), è necessario che i lavoratori utilizzino idonei sistemi di protezione composti da diversi elementi, non necessariamente presenti contemporaneamente, quali i seguenti:
a) assorbitori di energia;
b) connettori;
c) dispositivo di ancoraggio;
d) cordini;
e) dispositivi retrattili;
f) guide o linee vita flessibili;
g) guide o linee vita rigide;
h) imbracature.

2) Il sistema di protezione, certificato per l’uso specifico, deve permettere una caduta libera non superiore a 1,5 m o, in presenza di dissipatore di energia a 4 metri.
3) Il cordino deve essere assicurato, direttamente o mediante connettore lungo una guida o linea vita, a parti stabili delle opere fisse o provvisionali.
4) Nei lavori su pali il lavoratore deve essere munito di ramponi o mezzi equivalenti e di idoneo dispositivo anticaduta.

Cosa sono le linee vita?

Prima di tutto è importante capire cosa sono le linee vita.
La linea vita è l’insieme degli ancoraggi antinfortunio usati dagli operai protetti da imbracatura, che lavorano in bilico e su coperture in quota.

In fase di costruzione di edifici, o di fabbricazioni, le linee vita sono generalmente ancoraggi di tipo mobile o removibile.

Negli edifici di nuova costruzione, invece, sono applicati ancoraggi fissi e linee guida non removibili che permettono sia lavori di manutenzione come rifacimento del tetto, garantendo la sicurezza sul lavoro.
In alcune regioni italiane, ad esempio, la linea vita fissa è già obbligatoria.
Per applicare una linea vita sul tetto della propria casa, è importante contattare un professionista e richiedere un preventivo per un progetto.
Solo in questo modo si avrà un impianto salvavita a norma, in grado di tutelare contro gli infortuni e di garantire la sicurezza sul lavoro agli operai.
Tuttavia, per l’acquisto dei sistemi di ancoraggio è buona regola consultare la UNI EN 795 del 2002, che descrive precisamente le peculiarità che devono avere ganci e ancoraggi per essere a norma e, soprattutto, a marchio CE.

All’interno di questa norma sono suddivise in 5 categorie le classi di ancoraggi da utilizzare in ogni abitazione e per ogni situazione.

Alla categoria A si descrive la corretta istallazione dei punti di ancoraggio, definendo con la classe A1: “Gli ancoraggi strutturali progettati per essere fissati a superfici verticali, orizzontali ed inclinate, per esempio pareti, colonne e architravi” .
Mentre la classe A2 “comprende ancoraggi strutturali progettati per essere fissati a tetti inclinati”.
Nella categoria B sono descritti ed elencati i dispositivi portatili e provvisori per l’ancoraggio.
La categoria C descrive le linee vita come: “Dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di ancoraggio flessibili orizzontali”.
All’interno della sezione “generalità”, viene spiegato, per filo e per segno, quali caratteristiche di sicurezza devono avere questi ancoraggi; andando sullo specifico su progettazione, dispositivi mobili e apertura del gancio.
Per l’appunto, il gancio: “Deve essere progettato in modo da poter essere staccato, o applicato, solo facendo almeno due movimenti manuali consecutivi e deliberati”.
La classe D, a seguire, comprende: “I dispositivi di ancoraggio che utilizzano rotaie ancoraggio rigide orizzontali”.
La classe E, per finire, comprende “Gli ancoraggi a corpo morto su superfici orizzontali”.

All’interno della normativa ogni categoria è accompagnata da un disegno che spiega, in modo accurato, il tipo di linea vita da applicare in base al tipo di superficie o di tetto.

Sono descritti, inoltre, i requisiti necessari che devono avere i punti di ancoraggio, e la qualità che determina la sicurezza dei sistemi anticaduta. Il materiale utilizzato per l’installazione delle linee vita deve essere certificato e conforme alla normativa UNI EN 795.
La responsabilità sull’installazione delle linee vita ricade sul costruttore, che deve occuparsi di apporre il marchio di qualità e di conformità del prodotto.
Qualunque sistema anticaduta deve essere sottoposto a controllo e manutenzione e ad ispezione periodica ogni dodici mesi, da personale competente e abilitato.
Nel caso le linee vita avessero bisogno di una riparazione, è importante far svolgere i lavori, e farli certificare, da professionisti abilitati e competenti.

È opportuno rivolgersi solo a personale in grado di poter documentare e certificare lavori a norma. Gli operai, per poter installare le linee vita, devono aver conseguito corsi di formazione specifici.

Normativa Linee vita Emilia Romagna

Proponiamo, grazie alla partnership con ALFA LIVE , una gamma completa di prodotti testati e certificati secondo la norma Sistema Anticaduta UNI EN 795:2012 – UNI 11578:2015, realizzati in acciaio inox AISI 304 oppure in acciaio zincato a caldo, completi dei relativi accessori di fissaggio e di collegamento. I componenti dei dispositivi che installiamo, vengono prodotti mediante tecnologia laser e successivamente assemblati nella fase produttiva. Ogni componente viene periodicamente sottoposto a numerosi test di tenuta e di resistenza ed immesso sul mercato solo dopo aver superato tutti i controlli previa applicazione del marchio di fabbrica identificativo Combinando opportunamente i vari componenti è possibile garantire la sicurezza anticaduta per ogni tipo di copertura.

Per mantenere in efficienza i dispositivi di ancoraggio è di fondamentale importanza effettuare delle ispezioni periodiche che garantiscano, con il passare del tempo, le corrette prestazioni per la sicurezza degli operatori in quota (come norma UNI 11158:05 – UNI 11560 :14) ; siamo in grado di offrire un servizio di manutenzione completo e certificato, eseguito dai nostri specialisti.

Progettazione Linea vita

La linea vita è un sistema anticaduta installato in copertura fondamentale per la sicurezza di tutti coloro che, a vario titolo, lattonieri, antennisti, manutentori, installatori, elettricisti, ecc., devono operare in quota su edifici e capannoni.
Per progettare una linea vita bisogna prestare molta attenzione ai rischi legati alle cadute dall’alto che possono essere classificati nel modo seguente:

 rischio prevalente di caduta a seguito di cadute dall’alto;
 rischio connesso ai DPI anticaduta (non perfetta adattabilità del DPI, intralcio ai movimenti provocato dal DPI, rischio di inciampo su parti del DPI);
 rischio conseguente alla caduta, a cui il lavoratore è esposto anche se è legato, derivante dall’oscillazione del corpo e dal conseguente urto contro ostacoli (effetto pendolo), da sollecitazioni trasmesse dall’imbracatura sul corpo al momento dell’arresto della caduta, dal tempo di permanenza in sospensione inerte.

Durante la progettazione linea vita il progettista deve progettare e creare un elaborato grafico con la descrizione dei rischi e delle modalità di utilizzo del sistema anticaduta, evidenziando i percorsi da seguire in base alla disposizione degli ancoraggi.

I fattori che condizionano il posizionamento degli ancoraggi, imprescindibili in fase di analisi della copertura, sono i seguenti:

 forma strutturale dell’edificio;
 accessi in copertura;
 modi di transito;
 lavorazioni e manutenzioni che potranno essere eseguite sulla copertura;
 uscita o discesa dalla copertura.

In base ai risultati dell’analisi deve essere definita la tipologia più adatta di sistema anticaduta e, di conseguenza, i DPI idonei al sistema.

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